Next generation series/la Champions dei giovani. Sì, come no.

Inter vincitrice della Champions League dei giovani.

Questo è ciò che titolano i giornali sportivi in questi giorni, come sempre avidi di tutto ciò che possa essere una “notizia” da piazzare sotto a un bel titolo ad effetto.

Questo articolo non mira tanto a non rendere onore all’Inter, quanto a raccontare meglio cosa questo torneo rappresenta e ha inquadrarne il valore a livello internazionale.

Partiamo precisando che di Champions League non si tratta. UEFA e FIFA non hanno nulla a che vedere con coloro che hanno organizzato questo torneo(non essendo un torneo ufficiale UEFA) e quindi anche solo per questo motivo bisognerebbe chiamare le cose col proprio nome. L’Inter ha vinto la “Next generation series”, non la “Champions League”. Poi potremmo proseguire spiegando che il torneo ha un valore molto basso a livello internazionale. Fondamentalmente perchè non partecipano le squadre più forti  e perchè ci si trova ancora alla prima edizione, quindi manca il prestigio o il nome altisonante. Quello che invece ha, ad esempio, il torneo di Viareggio(vedi foto dei vincitori) che si svolge da più di 50 anni.

Ma l’aspetto più contorto del torneo che fa precipitare le quotazioni di quest’ultimo, riguarda le squadre invitate. Al torneo infatti non partecipano le squadre che hanno vinto i rispettivi campionati giovanili, bensì delle squadre che si sono distinte per risultati negli ultimi 5 anni.  Difatti l’Inter non vince il campionato dal lontano 2007 a discapito di altre grandi squadre quali Sampdoria, Palermo, Genoa e Roma. Negli ultimi 3 anni infatti l’inter è stata eliminata per due anni agli ottavi e una volta in semifinale. Insomma, quest’anno potrebbe essere la loro grande occasione ma per ora dire che l’Inter è la squadra giovanile più forte d’Italia è un’esagerazione. Per non parlare di alcune altre squadre un po bizzarre, su tutte il Molde, compagine norvegese ovviamente arrivata ultima nel proprio girone. E il Real? la Juve? lo United? il Bayern? l’Arsenal? il MIlan? possibile che nessuna di queste squadre giovanili, sia all’altezza del nome della prima squadra,  o quanto meno all’altezza del Molde? Tutto ciò rimarrà un mistero.

Tirando le somme, l’Inter ha vinto con merito un torneo internazionale giocato tra squadre medio/forti. Ad esempio il tanto decantato Barcellona si è presentato con un mix di giocatori molto differente rispetto ai giocatori “titolari” o maggiormente promettenti. E difatti è stato eliminato per mano dell’Ajax.  Non una champions insomma, ma un torneo per nulla facile. Unica pecca nel cammino interista la sconfitta, anzi la disfatta, contro il Tottenham, poi squalificati prima della semifinale.

Risultato finale 7-1 per i londinesi, ma questo di certo non lo leggerete sui giornali sportivi.

Il triplete, o ciò che ne resta

22/05/2010, Madrid.
Sono passati meno di due anni dalla gloriosa serata di Madrid. Inter sul tetto d’Europa prima, del mondo poi. Magari non la squadra più forte del mondo, ma non ha poi molta importanza.

13/03/2012, Milano.
Inter umiliata dal Marsiglia, non certo un top team. Inter nelle prime 16 d’Europa, ma realisticamente forse nelle prime otto d’Italia al massimo.

In mezzo molti allenatori, una buona dose di sfortuna, giocatori vecchi e logori, acquisti deludenti e cessioni importanti. E se per la sfortuna e’ il fato a decidere, per tutto il resto il colpevole non e’ nemmeno troppo velato e credo di non essere avventato nel fare il nome del patron Moratti.
Moratti che a dirla tutta ha avuto dei buoni meriti nel triplette, non ultimo la scelta del “giusto” allenatore.
La verità e’ che il vero artefice del successo interista e’ stato Mourinho. Moratti ha avuto la sola fortuna di seguirlo e supportarlo nelle sue scelte, con fiducia e soprattutto fondi. Sparito Mourinho, sparita l’Inter.

La vera Inter dell’era Moratti la ricordiamo tutti. Una squadra che poteva perdere con chiunque, che veniva eliminata in Europa da sedicenti squadroni svedesi, per non parlare delle vere grandi squadre che passeggiavano sui suoi resti. Una squadra chiamata “barzelletta d’Italia” dalle rivali.

Quella Inter e’ tornata. Senza più Mourinho, senza più Oriali, senza più Eto’o.
Ma soprattutto senza più idee su come portare una squadra al successo.

Ai se eu te pego

Cristiano Ronaldo e Marcelo ballano "Ai se eu te pego" per esultare dopo un gol

Siamo ormai abituati, ogni Estate, a doverci sorbire il tormentone estivo di turno: la classica canzone che ti rimane in testa al primo ascolto, che fa ballare intere piazze e che viene riproposta in radio fino alla nausea.

Visto che siamo solo a Dicembre noi abbiamo la fortuna di avere ancora un bel po’ di mesi prima di dover ascoltare la prossima hit, ma non tutti sono così fortunati. In Brasile l’Estate inizia adesso e li è da poco partito il tormentone annuale: “Ai se eu te pego”.

Che cosa centra tutto questo con i temi trattati da questo blog? Ve lo dico subito: la canzone sembra essere stata particolarmente apprezzata da giocatori brasiliani e non, tanto da ballarla come esultanza dopo un gol o a farsi riprendere in simpatici siparietti con le note del tormentone in sottofondo.

Questa cosa mi ha fatto sorridere e ho pensato quindi di riportare qui alcuni dei video in oggetto: chissà che la canzone non diventi famosa anche in Europa e non ci anticipi quel bel momento estivo che noi tutti, con ansia, aspettiamo!

Pato, Robinho e Thiago Silva

C.Ronaldo e Marcelo Leggi il resto dell’articolo

Perchè la Juventus non vincerà lo scudetto

Ebbene sì, la Juventus è uscita indenne anche dal temibile SanPaolo. Al che è seguita la solita recita del mister Mazzarri (Mazzarri 71 per gli amici) che ovviamente lamentava i troppi impegni e resciminava qualcosa alla fortuna (ma non era lui quello che vinceva le partite al 95′?). Gli highlights parlano chiaro,la partita è stata combattuta e a tratti spettacolare. Credo che il pareggio sia giusto e sia poco obbiettivo  parlare di fortuna o “cuore” quando domini tutto il secondo tempo.

Detto questo vedo che la Juve inizia a mettere un po’ paura a tutti. Lo si vede chiaramente perchè quelli che “rosicano” iniziano ad attaccarsi su tutto mentre gli anni scorsi ci ignoravano. Il rimpallo, il gol fortunato, la parata miracolosa, il rigore ribattuto. Riguardo a quest’ultimo è scandaloso che si addossino dei demeriti alla Juve anche quando il regolamento viene fatto rispettare. Piuttosto la federazione si mobiliti per fare maggiore chiarezza sul regolamento, o pretenda uniformità da parte di tutti gli arbitri e durante tutte le partite. In fin dei conti se l’arbitro avesse voluto favorire i bianconeri non sarebbe stato più logico non darlo il rigore? mah

Il pareggio di ieri era ai miei occhi del tutto insperato dopo il primo tempo, anzi temevo la goleada. Oltretutto giocavamo 12 contro 10 visto che Pirlo sembrava giocasse per gli avversari più che per la Juve. E come è giusto lodarlo quando gioca bene, è altrettanto giusto far notare quando gioca male. Mi ha fatto sorridere ieri sera Bergomi che criticava l’atteggiamento aggressivo degli juventini: “La juve sta esagerando col nervosismo, il Napoli è molto più tranquillo in campo”. E ci credo, erano loro quelli che menavano e vincevano pure 2-0. Fallo da dietro su Vidal, manata a Matri, calcio da terra a Lichsteiner. Perchè mai i napoletani avrebbero dovuto innervosirsi? Quindi Bergomi e Pirlo sono i due fattori che più mi hanno fatto imprecare in quella fredda sera autunnale.

Detto questo, credo stiano esagerando negli entusiasmi un po tutti, giornalisti e tifosi. I giornalisti “creano lavoro” e farebbero di tutto pur di vendere un paio di copie in più, quindi il loro atteggiamento è comprensibile. Stento invece a sopportare gli juventini che parlano già tanto di scudetto. Ma ci credete davvero? Volete sapere perchè secondo me la Juve non vincerà di certo lo scudetto? La mia risposta è semplice, confrontiamo la panchina della Juve con quella del Milan. Marrone, Pazienza, Krasic, De Ceglie, Del Piero Quagliarella contro gente come Seedorf, Nocerino, Van Bommel, Pato etc etc. Ragazzi noi abbiamo 11 gladiatori in campo, ma arriveranno i tempi cupi in cui tra squalificati e infortunati la Juventus avrà 3-4 giocatori out, e allora ci sarà da ridere. Il Milan con la sua ampia e completa rosa può sopperire alle varie assenze, noi sfortunatamente no.Per una volta è mancato Marchisio e c’è stato addirittura bisogno di cambiare schema  per giocare decentemente. L’unica cosa che ci può salvare è il mercato di gennaio. Se partissero i 4-5 emarginati e arrivassero dei buoni ricambi allora potrei ridefinire gli obbiettivi, ma oggigiorno alla questa comunque grande Juventus si può chiedere al massimo un secondo posto.

E non per gufare o portare male, ma sia Milan che soprattutto Napoli, ben presto non avranno più impegni in settimana e li sarà veramente dura non fare più passi falsi.

With love

Delpieroni86

Soddisfatti o rimborsati

Carlos Tevez

Si è giocato anche il ritorno del big match di Champions tra Milan e Barcellona e nonostante la sconfitta di 3 a 2 mi aggiungo al coro dei soddisfatti.

Tempo fa scrissi che mi sarebbe piaciuto vedere questa partita in un momento di forma per poter giudicare il nostro livello e le nostre potenzialità; ebbene dopo mercoledì penso che se giocassimo sempre così potremmo finalmente superare gli ottavi e arrivare tra le prime 8, forse 4 in Europa (salvo incontrare prima Real o di nuovo Barca). Il divario  con i top club è ancora ampio, ma per lo meno a differenza dell’andata qualcosa di buono è stato fatto e non abbiamo soltanto subito per novanta minuti il gioco blaugrana. Si, preferisco questa sconfitta, piuttosto che il pareggio al Camp Nou arrivato per grazia di Dio.

Da ricordare il gol di Boateng, che andrebbe di diritto aggiunto ai dieci del premio Puskas, le parate di Abbiati che sta tornando ai livelli dello scorso anno, il gol di Ibra contro la sua squadra tanto odiata e l’ultima azione del Milan con Bonera che quasi quasi fa il tre pari (visto che per la classifica non sarebbe servito a niente, forse è meglio che non abbia segnato).

Sarebbe bello poter essere rimborsati quando la tua squadra perde, tanto per limitare la tua delusione, ma penso che nessuno dei presenti a San Siro mercoledì avrebbe voluto qualcosa indietro: gli applausi finali e le dichiarazioni post partita sono davvero un bel messaggio da tifosi e società.

Anche a Firenze ho visto un ottimo Milan che senza un po’ di sfortuna e qualche errore arbitrale di troppo avrebbe probabilmente portato a casa i tre punti. Ora Domenica è importante vincere per non perdere di vista la Juventus, che complice anche del fatto di non dover disputare competizioni europee, gode di un ottimo momento.

Chiudo con il mercato: scoppiato negli ultimi due giorni il caso Tevez. Ormai mi conoscete e sapete che sono un po’ scettico all’ennesimo arrivo di un giocatore nel reparto d’attacco (già il migliore della squadra) quando servirebbe come il pane un rinforzo a centrocampo. Un altro gallo nel pollaio, tra l’altro ai prezzi che circolano, potrebbe creare problemi o aprire le porte ad una cessione estiva che proprio non capirei.

Premio Puskas 2011 – Il gol più bello dell’anno

L’anno 2011 volge al termine e ci avviciniamo alla consegna dei vari premi annuali. Oltre al più prestigioso pallone d’oro la FIFA assegna da qualche anno a questa parte il premio Puskas al calciatore che durante l’anno in corso ha realizzato il gol più bello e spettacolare. Non ci sono giudici, allenatori o giornalisti a votare, ma il premio viene assegnato grazie ai voti dei tifosi di tutto il mondo. Potete esprimere il vostro voto direttamente sul sito della FIFA -LINK-. Quindi ora sta a voi scegliere tar Rooney, Ibrahimovic e Messi, o buttarvi tra le braccia dell’unica donna in lizza, Heather O’Reilly. Il mio preferito? Io sono tutto per Dos Santos.

Quindi bando alle ciance, ecco i video dei 10 gol in lizza per la vittoria del titolo:

-Benjamin De Ceulaer

Giovani Dos Santos

Julio Gomez

Zlatan Ibrahimovic Leggi il resto dell’articolo

Buffon il recordman

I record sono fatti per essere battuti, ma ai giorni nostri col calcio italiano in apparente crisi sia di risultati che di “uomini” non ci si ritrova spesso a festeggiare un grande sportivo che infrange un altrettanto grande record.

Con la partita Uruguay-Italia Buffon ha raggiunto un mito come Zoff a quota 112 presenze in azzurro e quindi è lanciatissimo durante il prossimo anno a superare questo record assoluto. I record non si fermano quì però. Buffon ha appena staccato Del Piero nel conteggio delle presenza in azzurro da parte di giocatori juventini, raggiungendo quota 93 contro le 92 di Alex. Il record assoluto, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, è ancora di Zoff fermo a 93 e quindi facilmente superabile grazie ai prossimi europei di calcio. Buffon quindi si accinge a diventare un calciatore storico non solo per storia della nazionale, ma anche per quella juventina.

Ironia della sorte, è stato lo stesso Zoff a lanciare Buffon da titolare in nazionale, dopo che il portiere era entrato nel giro dei convocati già dal mondiale del 1998. Sotto la giuda di Zoff ha però dovuto saltare il quasi trionfale europeo olandese del 2000 a causa di un infortunio salvo poi non mancare più in nessun torneo internazionale o europeo, dalla Corea fino al Sudafrica.

Il palmares di entrambi questi storici portieri italiani e juventini è di tutto rispetto. Un mondiale a testa non è certo un traguardo da tutti. Unica pecca o mancanza del Gigi nazionale è il non aver mai vinto un europeo a differenza da quello vinto nel 1968 da Zoff.

Ma per questo c’è ancora un’estate di tempo.

Nuova maglietta dell’Italia per il europeo 2012

E’ stata presentata da pochissimi giorni la nuova maglietta della nazionale italiana, quella che verrà indossata durante il prossimo europeo 2012 in Polonia/Ucraina.

In se la maglietta sembra essere un piccolo passo indietro verso le magliette degli anni 90, colletto bianco alla coreana(tanto per rievocare bei ricordi) e il tricolore che un po’ come prezzemolo viene messo un po ovunque, dallo stesso colletto ai calzoncini. Subito una piccola polemica: se il colletto viene rigirato, come praticamente tutti fanno, i colori della bandiera italiana appaiono al contrario. Una piccola disattenzione. La maglia dei portieri torna grigia, colore storicamente usato spessissimo per le divise degli azzurri.

Ad una prima occhiata, la maglia sembra carina, ma aggiungerei neppure troppo. L’importante, e tutti ne converranno, è che questa maglia diventi vincente. Altro non si può chiedere.

Il battesimo della nuova maglia è gia stato fatto ieri sera contro l’Uruguay, un esordio positivo aggiungerei. Sconfitta per 0-1 e tutti a casa con un pizzico di delusione. Se questi sono i presupposti per la nuova maglia, prepariamoci perchè sarà una triste triste estate. Detto questo il parere dello staff dell’Italia riguardo la maglietta non dev’essere dei migliori, soprattutto quello dei magazzinieri. Infatti ieri sera a Balotelli, al rientro in campo dopo il primo tempo, è stata data ancora la vecchia maglietta. Il tutto è passato inosservato, tra l’indifferenza generale. Questo non è certo un bel segno, le maglie nuove sono talmente belle che nessuno si accorge se un calciatore ne indossa una differente.

Ironicamente di questi tempi è dura rimproverare una simile disattenzione a supermario.

In fondo dovremmo essere già soddisfatti che l’abbia indossata senza problemi!

I punti stella

Forse non lo sapete perché probabilmente non vi sono mai serviti, ma ogni volta che negli ultimi anni avete caricato sulla vostra carta “Cuore Rossonero” un abbonamento o un singolo biglietto per vedere il Milan avete accumulato dei punti, chiamati punti stella.  Niente di eclatante fin ora, ma da una settimana a questa parte le cose sono cambiate.

Settimana scorsa per la prima volta, in occasione di Milan Barcellona i biglietti rimasti dopo la campagna abbonamenti, sono stati venduti infatti dando prelazione ai titolari delle carte con più punti. Mi spiego meglio: i primi giorni poteva acquistare un tagliando solo chi possedeva più di 10000 punti, poi chi ne aveva più di 5000 e così via fino a ieri quando sono stati venduti online, sempre ai titolari, gli ultimi rimasti.

Parliamoci chiaro: la prelazione  a tutti i possessori della carta era diventata una presa per i fondelli, visto che ormai sono moltissimi i tifosi ad averla, ma in questo modo forse si è trovata la soluzione definitiva per premiare veramente chi oltre a guardare il Milan Barca di turno va sempre a vedersi anche i vari Milan Cesena o Milan Lecce.

Molto ben studiato a tal proposito anche il metodo di assegnazione dei punti, che premia maggiormente le partite meno importanti, le trasferte europee e i tifosi che per arrivare a San Siro fanno più chilometri.

Personalmente penso che più andremo avanti e più questa soluzione verrà utilizzata fino a diventare uno standard non solo per il Milan, ma anche per le altre squadre. Sarà sempre più dura riuscire a guardare una partita importante come può essere un ottavo di Champions, ma d’altra parte non è neanche giusto che uno che va sempre allo stadio debba prendersi una mattina di permesso al lavoro e presentarsi davanti alla propria banca alle sette di mattina quando c’è da vedere una bella partita.

Visto anche tutte le proteste che la tessera del tifoso ha scaturito negli ultimi anni probabilmente in molti la penseranno in maniera diversa dalla mia optando per il libero mercato, ma confesso che anche sforzandomi io non trovo una soluzione migliore di questa!

Auguri capitano!

Che sia l’ultimo anno bianconero, il penultimo, o solo uno di una ancora lunga serie, tanti auguri capitano mio

E a prescindere dal posto dove ti ritroverai esattamente tra un anno, non importa.

Noi saremo sempre lì con te, al tuo fianco!