Alessandro Del Piero – La leggenda vivente

Esultanza del grandissimo Alex Del Piero

In questo articolo ripercorrerò la carriera di uno dei giocatori più forti mai visti in campo, sia a Torino sia in tutto il mondo. Un giocatore che pur essendo ancora in attività è già una leggenda, un giocatore che ha riscritto gli annali della juventus e del calcio italiano, un giocatore che è diventato simbolo di una squadra e di una città, un giocatore  il cui palmares fa invidia a tutta la serie A.

In questo articolo ripercorrerò la vita del grande Alessandro Del Piero.

Alex nasce il 9 novembre 1974 a Conegliano, dove calca i primi campi da calcio fino al passaggio al Padova ancora sedicenne, nel 1991. Milita nelle giovanili ma inizia a essere sporadicamente utilizzato anche in prima squadra fino a quando, il 22 novembre 1992  nel match Padova-Ternana finito poi 5-0 Alex segna la sua prima rete.

Al termine della stagione, seppur ancora esordiente, Del Piero viene conteso tra i maggiori club italiani, e a spuntarla è la juventus e Giampiero Boniperti, che per 5 miliardi di lire portano Alex a Torino dopo essere stato scartato dalle preferenze del Milan. Si aggrega inizialmente alla primavera, dove poi vincerà lo scudetto e l’ambito torneo di Viareggio.

Nonostante tutto Trapattoni lo vuole anche nella prima squadra, e già il 12  settembre esordisce in per pochi minuti in serie A., mentre tre giorni dopo è il turno dell’esordio europeo in coppa UEFA. Esordisce al Delle Alpi 4 giorni dopo nella sfida contro la Reggiana, e pochi secondi dopo essere entrato in campo bagna l’esordio casalingo con la prima rete in serie A.

Nonostante il buon esordio, Alex rimane in bilico tra primavera e prima squadra chiuso in attacco da tre monumenti juventini come Ravanelli, Vialli e Baggio.  Conclude comunque la stagione con 5 reti, indimenticabile è la tripletta realizzata nella sfida casalinga contro il Parma di Bucci. L’anno successivo, nella stagione 1994-95 Del Piero riesce a ritagliarsi un po’ di spazio in più, complice anche un infortunio di Baggio. 8 reti complessive per lui tra cui sicuramente una delle più celebri, quella del 3-2 nella rimonta alla Fiorentina, portano la Juventus alla vittoria dello scudetto che mancava addirittura da 9 anni.

In estate la dirigenza da una notizia shock ai tifosi. Roberto Baggio è stato venduto al Milan. E il disappunto della tifoseria è tale da creare numerose proteste verso la società.  -link- La gente è perplessa, si chiede come sarà possibile bissare il successo in campionato e ben figurare nella Champions league, con in campo un ragazzino come Del Piero al posto di un campione affermato come Roberto Baggio. Da questa stagione, e a parte della precedente, portano i miei primi ricordi juventini. Mi ricordo benissimo le partite settimanali della champions, io a nove anni con il mio “Hurra Juventus” da leggere e ritagliare, la maglietta di Del Piero nell’armadio rispolverata per le sfide che contano.

La tanto temuta annata 1995/96, si rivela invece una stagione di successi senza precedenti. Già a gennaio la Juve porta a casa la sua prima supercoppa italiana nella sfida con il Parma, in cui Del Piero risulta indispensabile nell’azione del gol decisivo di Vialli.

Lo scudetto andrà al Milan, la Juve costretta ad inseguire fin dall’andata risalirà fino al secondo posto a otto punti di distacco dalla capolista. Le vere soddisfazione la Juventus se le tolse in Champions league con un cammino incredibile. Il sorteggio la abbinò con l’allora temuto Borussia Dortmund, la Steaua Bucarest e i Glasgow Rangers. Del Piero trascinò letteralmente i suoi al turno successivo, segnando 5 reti e diventando il primo esordiente italiano a segnare 5 gol nelle prime 5 partite di Champions. Queste reti permisero al giovanissimo Del Piero di farsi conoscere in ambito internazionale, e crearono il mito del famoso “gol alla Del Piero” che Alex eseguì con una ripetività disarmante.

La prima sfida giocata in casa del Borussia segna una rimonta incredibile juventina. Sotto di una rete dopo pochi secondi, la Juve riesce ad imporsi sulla distanza. Prima Alex ci delizia con un assist per l’altro esordiente, Padovano, poi segna uno dei gol più belli della sua carriera con il primo gol col suo tiro a giro sul secondo palo. Infine, altro assist per il colpo di testa di Conte. L’esordio in Champions si trasforma in un bagno di gloria, cosa che non è proprio da tutti. /Qui nasce il mito di Alex Del Piero. Andiamo a seguire da più vicino il cammino che ha fatto entrare nella storia la Juventus e Del Piero.

La seconda partita vede di scena la juventus contro la Steaua Bucarest al Delle Alpi. Una sfida senza storia terminata 3-0 con ancora Alex grande protagonista. Prima l’assist per il soldatino Di Livio, poi il secondo gol “alla Del Piero” tra lo stupore generale di tifosi e telecronisti. Infine la partita si chiude sull’asse Vialli-Ravanelli, per la rete del 3-0.

No c’è due senza tre si dice, e Del Piero accontenta tutti. Sfida casalinga coi Ranger stravinta 4-1. Apre le danze Ravanelli su punizione, poi Conte su cross sempre di Ravanelli. Arriva poi la terza rete del match e della carriera europea per Alex. Punizione molto defilata sulla sinistra, e solita parabola imprendibile per il portiere. Ancora Ravanelli chiude il match prima del gol della bandiera degli scozzesi.

La Juventus cala il poker e può rilassarsi in vista degli scontri diretti. 4-0 in terra scozzese, con ancora Alex protagonista, ma per una volta con un gol “normale”

La Juve2 si può permettere anche di perdere punti dopo le prime 4 vittorie, e così arriva prima la sconfitta in casa col Borussia, poi il pareggio esterno con lo Steaua. La Juventus approda così ai quarti dominando il suo girone e trascinata dal grande Alex, a segno per la quinta partita consecutiva contro il Borussia.Ai quarti la Juventus deve affrontare il temibile Real Madrid. L’andata al Santiago Bernabeu vede il successo dei blacos per 1-0, rete di un altro giovanissimo campione, Raul. Nella sfida di ritorno la Juventus deve assolutamente ribaltare il risultato. E al quarto d’ora Alex si mette subito in mostra siglando la rete dell’1-0 su punizione, mentre nella ripresa raddoppia Padovano, che regala la vittoria e il passaggio del turno alla Juventus.

Le semifinali col Nantes non regalano ad Alex soddisfazioni personali, se non quelle per l’approdo alla finale. Dopo la vittoria per 2-0 nell’andata, la Juve rischia grosso perdendo 3-2 in Francia ma resiste e vola alla finale di Roma.

Del Piero è in campo anche nella finale con l’Ajax, gara vinta ai rigori dopo il gol incredibile gol di Ravanelli, il pareggio di Litmanen e un dominio durato tutta partita. Alex Del Piero si ritrova sul tetto d’Europa a pochi anni dall’esordio in serie B.

Le soddsfazioni non finiscono per Alex. Pochi mesi dopo si disputano la finale per la coppa Intercontinentale col River Plate e la finale di Supercoppa europea col Paris Saint-Germain. La prima grazie a una rete di Alex a pochi minuti dal termine, la seconda dopo due partite senza storia. Prima il 6-1 in terra francese, poi il 3-1in Sicilia, con la doppietta di Alex.

La stagione 1996/97 oltre ai successi internazionali sopracitati vede il ritorno a Torino dello scudetto, e un’altra finale di Champions league, questa volta persa. La stagione di Alex è tormentata dagli infortuni muscolari che lo tengono spesso fuori dai giochi. Del Piero riesce comunque a ottenere dei traguardi storici, come la prima vittoria di un’italiana all’Old Trafford con una sua rete su rigore. Arrivati alla finale col Borussia, Alex è reduce da un infortunio e viene messo in campo solo nel secondo a partita oramai compromessa, ma c’è ancora il tempo per regalare a tutti una fantastica rete di tacco nonostante la sconfitta per 3-1.

L’annata 1997/98, è senza alcun dubbio la sua migliore stagione della prima parte della sua carriera. Raggiunse importantissimi traguardi, come la vittoria dello scudetto, quello famoso dello scontro Ronaldo-Iuliano (partita importantissima decisa dallo stesso Alex), la vittoria della supercoppa italiana, il titolo di capocannoniere di Champions, sfugita ancora una volta nella terza finale consecutiva. Un’annata da ben 32 gol di cui 4 nelle semifinali di Champions col Monaco. L’ AIC premierà Alex come miglior calciatore italiano

La carriera di Alex cambierà irrimediabilmente nella stagione 1998/99 a causa del suo più grave infortunio. A novembre, nella sfida con l’Udinese Alex si infortuna gravemente al legamento crociato anteriore, infortunio che lo limiterà per moltissimo tempo anche dopo il rientro dopo ben nove mesi di stop.

Senza di lui la Juventus, e non è un caso, sprofonda in campionato riuscendo a qualificarsi soltanto per la coppa Intertoto, torneo nel quale Alex torna dopo il lunghissimo stop ritrovando immediatamente il gol. Ma l’infortunio l’ha notevolmente cambiato e tutta la stagione 1999/2000 è quasi un calvario in cui Alex trova il gol solamente dal dischetto salvo poi sbloccarsi alla penultima giornata.

Nonostante il video parli di scudetto “virtuale” tutti sanno che la Juventus lo perse nella partita di Perugia, altro motivo di amarezza per lo sfiduciato Del Piero porta. La stagione 2000/01 doveva essere la stagione del rilancio, ma Alex quando non è tartassato da infortuni non brilla certo come un tempo. Crocevia della stagione è la partita di Bari, Alex in panchina è stato colto in settimana dal lutto per la morte del padre. Ancelotti lo manda in campo nel secondo tempo e lui segna il gol decisivo, liberandosi in un pianto.

Da questa partita fino a fine stagione Alex tornerà sui suoi livelli, e guiderà la Juventus alla rimonta sulla Roma capolista che sfortunatamente non verrà portata a termine, nonostante un’ottima prestazione nello scontro diretto ingiustamente pareggiato.

La stagione successiva vede una juventus tornata ai vertici del campionato anche grazie a un rinato Del Piero, affiancato dal nuovo David Trezeguet con cui forma una coppia gol micidiale (migliore coppia d’attacco europea con 40 reti). La juventus lotta fino all’ultimo per la vittoria dello scudetto, fino all’oramai celeberrimo 5 maggio 2002 in cui il popolo juventino assiste al suicidio interista e al conseguente sorpasso all’ultima giornata.

Anche l’annata successiva si rivela ricca di soddisfazioni. 23 reti stagionali che guidano la Juventus alla vittoria della supercoppa prima, del campionato poi e infine alla prima e unica finale di Champions tutta italiana in cui vinse però il Milan ai rigori. Un’annata piena di reti importante e bellissime come quella di tacco nel derby col Torino, il gol al volo col Piacenza dopo la morte di Agnelli e infine quella decisiva nella semifinale di ritorno contro il Real Madrid in quella che io ricordo come la partita della Juventus più bella che abbia mai visto.

La stagione 2003/2004 della Juventus compensò le tante soddisfazioni della passata stagione con un magrissimo bottino finale, cioè la sola vittoria della Supercoppa Italiana. Lo scudetto tornò al Milan che da allora non lo rivinse più (vedremo quest’anno). Del Piero segnò comunque 14 reti, con cui raggiunse le 150 con la maglia della Juventus nonostante i numerosi infortuni patiti. La stagione successiva vide l’arrivo di Fabio Capello sulla panchina juventina, e anche a causa dell’arrivo in attacco di Zlatan Ibrahimovic, Del Piero si trovò sempre più spesso a doversi accontentare della panchina. Nonostante tutto, quando entrava in campo regalava delle vere perle e infatti il bottino finale non fu trascurabile: 17 reti totali e numerosi assist ai compagni nonostante lo scarso utilizzo, tra cui è impossibile non ricordare quello nello scontro decisivo per lo scudetto (poi vinto) contro il milan.

La stagione successiva è la quella tanto famosa, sia per i meriti della squadra, che per i demeriti della società. La stagione di Alex è molto simile alla precedente, tanta panchina ma anche tanta qualità nelle partite giocate. Lo scudetto viene vinto ancora e ancora una volta Alex è decisivo nello scontro diretto con l’Inter incantando tutti con una punizione delle sue.

L’estate è travagliata, con la Juventus che finisce in serie B con 17 punti di penalizzazione. Ma prima della nuova stagione Alex deve pensare ai mondiali in Germania. E come ovviamente tutti sanno l’Italia giungerà alla vittoria finale passando in semifinale con la Germania anche grazie a una rete di Del Piero, e poi in finale con la Francia ai rigori, tra cui il quarto battuto da Alex.

Le stagioni 2006/07 e 2007/08 sarebbero potute essere quelle del decadimento fisico della bandiera Juventina, superati i 30 e obbligato a giocarsela con i giovani della serie cadetta. Invece Del Piero a differenza di tanti giocatori che hanno preferito lasciare, prende per mano la Juventus e la guida prima alla vittoria della serie B, e poi al terzo posto in serie A. Già questo sarebbe un buon risultato, ma diviene incredibile grazie al rendimento di Alex che vince sia in serie B che in serie A in titolo di Capocannoniere!.

Il resto è storia recente, una Juventus ridimensionata che prova a tornare grande senza molto successo. Del Piero si ritrova sempre più spesso a dover tirare avanti la squadra nonostante l’età avanzi e la logica lo vorrebbe oramai fuori dai giochi. Nonostante tutto, gli attestati di stima sono molteplici ovunque Alex scenda in campo, che si tratti del Bernabeu o di San Siro.

Anche ieri infine, Alex ha dimostrato che la Juventus senza i suoi gol difficilmente riesce a cavarsela.

Un inchino alla leggenda vivente Alessandro Del Piero e a tutti gli amanti del calcio che sono riusciti a giungere fino alla fine di questo video-articolo.

6 Responses to Alessandro Del Piero – La leggenda vivente

  1. Nirvak says:

    Del Piero: il capitano mai perso http://bit.ly/h5btNU

  2. valerio says:

    non per cattiveria ma pinturicchio è nato il 9 novembre del 1974….cmq bel lavoro

  3. delpieroni86 says:

    errata corrige

  4. grande articoli, non sono mai stato un suo grande fan, ma vedere questi video… grande Del Piero e grande Juve (PS: se fossi juventino impazzirei riguardando questi video e quelli delle prestazioni attuali!)

  5. delpieroni86 says:

    A rivedere i video degli anni 90 ti sembra di vivere un mondo completamente diverso. La juve che in champions deve superare Paris-saint.germain, nantes, monaco,borussia dortmund, ajax, squadre che ora sognano di raggiungere gli stessi livelli di un tempo…

  6. PennaBianca87 says:

    pelle d’oca

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