Il nuovo stadio della Juventus

Torino - nuovo impianto Juve

In questi anni di forte cambiamento per il mondo del calcio (l’Inter vince una champions, le quattro favorite della coppa America vengono tutte eliminate ai quarti) anche la Juventus si è adeguata a modo suo. Mancano ancora pochi giorni all’attesissimo esordio della Juventus nel nuovo stadio di proprietà.

Molti mesi sono passati da quando mister Ranieri, accerchiato dai vari Nedved e Trezeguet, si faceva fotografare sulle rovine del vecchio e vincente stadio Delle Alpi, ed è giunta finalmente l’ora di “tornare a casa”.

Questo nuovo stadio rappresenta un’importante passo avanti nella concezione di “impianto sportivo” che abbiamo in Italia, sotto ogni tipo di aspetto sia logistico e innovativo, che ecologico. Il nuovo stadio della Juventus si presenta come uno stadio nuovo, particolarmente adatto alle famiglie(cosa veramente importante), che si prefigge di essere non solo un luogo di incontro domenicale, ma anche settimanale grazie ai vari servizi offerti. Stilisticamente è quasi perfetto, de gustibus permettendo. E’ stato progettato e arredato dai migliori italiani in circolazione e si presenta come un vero e proprio fiore all’occhiello per tutta l’Italia. Sorgendo sul vecchio stadio Delle Alpi è uno dei pochi stadi che si trova in centro alla città e in un quartiere in grande rivalutazione e crescita, anche appunto grazie a questa nuova infrastruttura. L’impatto ecologico è sorprendente. Oltre a rispettare ogni dettame del protocollo di Kyoto, azzera il rischio di incendi e l’inquinamento atmosferico oltre che a ridurre fortemente l’emissione di gas. Gli impianti solari termici e i pannelli fotovoltaici permettono a questo stadio di avere dei consumi, e conseguenti sprechi, di energia bassissimi. Persino l’irrigazione è innovativa, visto che grazie a  un sistema di raccoglimento delle acque piovane, l’utilizzo d’acqua è ridotto del 50%.  L’occhio all’ecologia non si è limitato alla fase di costruzione del nuovo stadio, ma anche alla demolizione del vecchio. Infatti si tratta di una demolizione “a chilometri 0”  cioè senza spostamento di materiale, visto che gran parte del materiale abbattuto è stato poi riutilizzato per la nuova costruzione. 40.000 mc di calcestruzzo sono stati riutilizzati per il nuovo stadio e 5.000 tonnellate di acciaio, 2.000 mq di vetro e 300 tonnellate di alluminio sono poi state riutilizzate per altri manufatti o spedite in altri stabilimenti per il riutilizzo. Insomma, un’idea di base su cui, ogni nuova costruzione, è giusto che abbia un occhio di riguardo.

Che altro aggiungere, mi auguro che questo nuovo stadio possa portarci sempre più in alto come i vecchi tempi, e mi auguro anche che l’inciviltà delle persone non lo renda “vecchio” già dopo una sola stagione.